Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Filippo Delmonte (del 01/06/2010 @ 15:25:31, in superbike, linkato 1957 volte)
A volte la sfiga diventa Checa e non cieca. Uguale nella pronuncia, simile nel caso di Miller alla sostanza. Si perché lo spagnolo non aveva rivali sul Lago Salato e poteva festeggiare nel miglior modo il suo memorial day, quello che celebrava la sua unica doppietta in SBK, arrivata proprio nello Utah. E tra tante bandiere americane piantate in terra per commemorare, poteva sventolare quella spagnola. Invece no. Un doppio guasto silenzioso e invisibile ha tolto a Checa 50 punti, ma soprattutto due vittorie. Sarà pure lui l’eroe della giornata, però è magra consolazione, perché quando domini è difficile dire, vabbè comunque avrei vinto io. Come disse a Imola tre anni fa l’amico Davide “ se mi chiamassi Lucia, avrei…” e dunque non se e ma non si va da nessuna parte. Però c’è da dire e qui il premio fair play va nelle sue mani che non ha avuto un minimo gesto di stizza: nemmeno un pugno sul serbatoio come ci abituano altri piloti. Un grande. Tornando sulla pista: Aprilia vola, Biaggi apre la manopola del gas e tutti gli altri a guardare. Sarà l’anno del Corsaro. Lo penso da inizio stagione e a ogni gara ne sono sempre più convinto. Lui è il Max della 250, quello duro e forte, nello stesso tempo ragioniere. In pratica un pilota completo, un fuoriclasse. Poi se a tutto ciò aggiungiamo un pizzico di fortuna, la formula diventa letale per tutti. Haslam da parte sua è andato a terra e ci sta. Il ragazzo però che grinta! Va fortissimo e non si tira indietro. Non ha certo la miglior moto del lotto però la fa volare. Ci sarà fino alla fine anche se lo zero potrebbe pesare. Però ora si va a Misano, la gara più ostica della stagione per il gran caldo che l’accompagna. Tutto è aperto. Rea invece dovrebbe capitalizzare di più il suo talento, come sta iniziando a fare Camier che inizia a capire la moto e dunque ha smesso di cadere ed è lì davanti. Sarà lui il futuro Aprilia. In casa Yamaha la sfiga regna sovrana e dunque è dura. Crtuchlow, altro eroe moderno, va come un treno e lo ha dimostrato anche ieri. La costanza in gara ce l’ha, si è visto a Monza, a Portimao e a Valencia. Deve solo fare esperienza sulla SBK e ottimizzare la partenza, per il resto ha tutto. Come manetta è senza dubbio un talento. Toseland invece scivola e questo non lo aiuta di certo. Però James è un carattere di ferro e saprà tornare al vertice. È ancora presto per parlare di crisi. Aspettiamo ancora un po’ e speriamo nella gara senza fattori esterni e poi si vedrà.
 
Di Filippo Delmonte (del 17/12/2009 @ 18:08:07, in superbike, linkato 2194 volte)
È passata inosservata una foto dei test di Valencia, che potrebbe significare molto in chiave futura. Sul tracciato spagnolo durante i test Superbike hanno fatto il loro ingresso le Moto2. Tutti a parlare di paghe rifilate alle nuove nate dalle Supersport e nessuno che ha visto un turco non di bell’aspetto, ma dal polso pesante, come Kenan Sofuoglu che con la sua bella tuta Ten Kate è salito sulla moto del team Pons. Il manager spagnolo nel prossimo campionato schiererà il figlio Alex e Sergio Gadea, che in questi giorni hanno provato ad Almeria, ma in occasione dei test di Valencia ha fatto fare qualche giro all’ex campione del mondo della Supersport. A questo punto nulla da dire, due giri per sapere il parere di un esperto della quattro tempi ci stanno. Quello che però fa pensare è che Ten Kate sta costruendo un telaio per la Moto2, ha lo sponsor, quindi denaro in tasca, mentre Pons ha l’iscrizione al mondiale, agganci buoni in Dorna, ma pochi soldi. In questo clima di crisi, di tagli alle spese le sinergie divengono quindi importanti e di conseguenza non è impossibile immagine un primo abboccamento tra le parti. Ten Kate è già un po’ che guarda al mondo delle GP e questa potrebbe essere l’occasione buona, oppure potrebbe esserla per il 2011. Intanto Pons utilizzerà telai Kalex, poi si vedrà, in più c’è un’altra bella opportunità per le due parti: Sofuoglu che è turco, l’unico veloce, e si sa Dorna ci guarda alla provenienza del pilota per vendere al meglio il suo prodotto e anche lo stesso Kenan potrebbe essere felice e carico a passare nell’Olimpo lasciando così la Supersport che è sempre più in affanno: televisione quasi assente, idem per i premi, pochi iscritti. La nuova frontiera è la Moto2, la Supersport del futuro. Attenzione agli sviluppi e alle prossime foto e a eventuali defezioni e quindi spazi aperti per entrare subito nella nuova categoria. Tutto è possibile!
 
Di Filippo Delmonte (del 13/05/2008 @ 16:23:33, in superbike, linkato 2050 volte)
Monza spettacolare, Monza da urlare. E urlare ha fatto la partenza della Stock 1000. Alcuni dei ragazzi terribili hanno spento il cervello e tutti giù per terra. Undici out subito, tra cui i favoriti alla vittoria. Un crash che per fortuna si è risolto senza conseguenze, ma qualcosa bisogna fare. Certamente non si può fustigare chi ha disegnato la prima variante, ma sicuramente si poteva fare un breefing tra piloti. Lo hanno fatto al CIV, perchè non alla Coppa del Mondo? L’imbuto di Monza è pericoloso, la strozzatura e la conseguente decelerazione hanno mietuto vittime ed era importante allertare i ragazzi. E’ vero che all’abbassarsi della visiera non si pensa al passato, ma è anche vero che prevenire è meglio di curare! Ormai la storia è stata scritta e il risultato di Monza potrebbe valere tanto in classifica. Soprattutto per i nostri e Corti su tutti che ora rimane fermo a 11 punti, ma Berger, Pirro e compagnia hanno perduto tanto. Vedremo il proseguo, ma sarebbe giusto fare il punto della situazione con i responsabili del volo. Barrier ha innescato, Colucci ha abbattuto i primi due in quel momento, Pirro e Corti. I due ragazzi che arrivano dalla stock 600 anche in passato sono stati protagonisti di diverse cadute e ora sarebbe ora di dargli una bella strigliata, per fare capire loro che sì rischiano loro, ma fanno rischiare anche gli altri. Una gara di stop non sarebbe male. Per meno la fecero saltare a Capirossi e dunque una punizione starebbe a pennello. A parte il botto iniziale, la gara ha visto ancora una volta Polita recuperare a un sabato disastroso e Simeon leggere alla perfezione la gara, con la sorpesa Smrz che va forte per tutta la gara e nel finale beffa il pilota di Borciani, per un arrivo al cardiopalma. Il ragazzo cresce bene! Polita da parte sua rimane nel gruppo di testa e quando sconterà tutti i problemi tecnici una volta per tutte, per essere davanti fin dal venerdì, bè allora sarà ancor più dura batterlo. Intanto il pilota di Alstare, Simeon, si piazza davanti nel mondiale e conferma la sua consistenza. Un bel pilota così come lo è Magnoni, bravo a recuperare dalle retrovie e tenere un ottimo passo. Rappresenta il futuro della categoria insieme a Giugliano abbattuto nei primi metri, ma già protagonista della Stock iridata e italiana.
 
Di Filippo Delmonte (del 02/03/2008 @ 09:00:15, in superbike, linkato 1729 volte)
Magica Australia, colori unici, tracciato spettacolare e unico, clima meraviglioso. Agli antipodi si è consumato un week end di passione che come tutte le gare che si corrono nella terra dei canguri rimane nel cuore grazie a belle battaglie e a protagonisti speciali come i piloti della Superbike. Bayliss: vince e strabilia. Ancora una volta fa la differenza. Acciaccato dopo il volo del sabato, in gara si rivela il solito mastino. Non molla la preda e vince davanti al pubblico di casa. Imprime un passo da primato e alla fine esulta. Un piccolo aiuto gli arriva dal doppio ko di Biaggi, ma merita ampiamente. Sul suo passo gara si potevano nutrire dei dubbi, ma lui risponde con la sua solita classe e determinazione. Unico! Biaggi: il Corsaro la fortuna la lascia in Italia. Il male parte forse dal sabato, quando la leva del cambio si rompe e deve partire dalla quarta fila. Se solo avesse passato il traguardo sarebbe partito ottavo, in base alle nuove regole. In entrambe le manche è partito come un forsennato e in gara1 ha tenuto un passo da primato. Il vantaggio di Bayliss si andava sbriciolando sotto i colpi di Max. Poi alla fine il colpo di scena. Una scivolata da nulla al tornantino. Un avvallamento, gomme ormai finite, KO all’improvviso, ma nonostante lo zero giù il cappello per una gara esemplare corsa con il chiaro obiettivo di vincere. E partire dalla quarta fila non è semplice, vista la mole di avversari da passare e scavalcare come birilli. In gara2 Max ha recuperato prima, ma poi ha esagerato rimediando un volo da pelle d’oca. Carambolare nella destra dopo i box vuole dire cadere forte, Capirossi ne sa qualcosa, e rialzarsi con il radio rotto è quasi fortuna. Peccato! La voglia di vincere lo ha portato all’estremo. Un errore che ci sta, ma rimane il rammarico di un risultato sfumato e 50 punti a zero, rispetto a Bayliss, richiederanno il miglior Max per recuperare. E ci sarà a vedere dalla voglia di vincere e dai suoi trascorsi. Fabrizio: spettacolare e grintoso. Prima rischia una gamba nella caduta in partenza. La sua Ducati non si è avviata e con Iannuzzo la botta è stata tremenda. E’ tornato al box senza uno stivale e una caviglia gonfia. E’ partito e ha fatto una gara maiuscola. Alla fine se l’è date di santa ragione con Xaus e ha avuto la meglio. Lo spagnolo, da sempre un duro, oggi non ha vinto il duello. Il mago talentuoso che già conoscevamo con la poco competitiva Honda, ha accumulato ancor più brio sulla Ducati ufficiale e sta veramente facendo il salto di qualità che aspettavamo. Grande! Nieto: Continua a stupire. In gara2 è veramente bravo e va sul podio dopo il quinto posto di gara1. Va forte, ha una Suzuki in forma smagliante e lui guida e al momento è la seconda forza del campionato. Checa: porta sul podio una Honda non ancora al massimo. In gara1 guida forte, nonostante la botta presa da Holland che lo lancia gambe all’aria al momento dell’esposizione della bandiera rossa per la caduta alla partenza. Riparte in fretta, si schiera e chiude sesto. Nella seconda manche si supera. Guida come un toro, si prende la seconda piazza nonostante una cbr non ancora al pari della concorrenza e si va a prendere un meritato podio. In crescita e già atteso in Spagna. Carlos è un altro che dirà la sua appena la Honda sarà al massimo. Il potenziale non manca. In bella crescita anche Kyonari. In entrambe le gare fa rimonte pazzesche., Il giapponesino sta prendendo fiducia e sta imparando le piste oltre al metodo di lavoro del ten Kate. A presto ci sarà anche lui nella lotta al vertice. Così come ci sarà Sofuoglu. Il turco è forte, testardo e non molla mai e cresce con costanza. Spettacolare la sua seconda manche. Xaus: avere Biaggi in squadra gli ha messo sicuramente pressione e lui risponde con un inizio sfavillante e consistente. In gara1 cerca il podio e trova Fabrizio. Decide di accontentarsi. E’ maturato e infatti è a 29 punti dal vertice. Rinato e migliorato nella gestione, la velocità non è mai stata messa in dubbio. Corser: Troy è andato veramente forte, nonostante qualche problema di gomme. Già alla vigilia si sapeva che le R1 su questa pista potevano avere problemi di tenuta. Ma l’australiano nella gara di casa ha fatto vedere grandi numeri. Ha guidato oltre i problemi e si è preso un bel secondo posto in gara1. Nella frazione finale, voleva allungare per poi scontare la partenza anticipata, ma è volato gambe all’aria. Peccato, ma bravo. Haga: dopo lo zxero del Qatar, il dolore al polso, Nori in condizioni non ottimali ha badato a fare cassetto. Non aveva il passo per vincere e così si è accontentato. Lanzi: un week end sfortunato. Il suo mondiale inizierà in Europa. Peccato per gara2, una gomma lo ha tolto di scena. In gara1 pur pagando tanto in termini di velocità da chi aveva davanti, ha fatto il massimo. E’ in forma e si vede. Da Valencia con la 1098 evoluta sarà tra i protagonisti come ha fatto vedere già in Qatar con una gara splendida. Pirelli: Il monogomma in questi anni ha fatto tanto, ma ora ci vuole il salto di qualità in termini di affidabilità, per tutta la gara, che come tempi sul giro. Lo spettacolo massimo, ha bisogno del di più. Forza, si può fare!
 
Di Filippo Delmonte (del 02/03/2008 @ 03:56:57, in superbike, linkato 1463 volte)
Inizia con il botto il gran Premio d’Australia. Fabrizio non parte, tutti lo evitano tranne Iannuzzo che investe il romano. I due carambolano a terra, il pilota Ducati perde uno stivale, ma potrà ripartire. Iannuzzo invece si rompe un braccio e viene portato in elicottero a Melbourne per accertamenti e per operarlo al polso. Sventola la bandiera rossa e Holland all’ingresso della discesa arriva come una furia e manda all’aria l’incolpevole Checa. Per un pelo non cade anche Sofuoglu. Al secondo via Bayliss scappa, Biaggi parte bene e recupera. Il corsaro ha un passo da primato, recupera posizioni e si installa secondo. Non molla è il più veloce e solo un secondo e mezzo lo separa dal leader. Sul più bello Max scivola, perde l’anteriore al tornantino. Un avvallamento è fatale e addio sogni di gloria, ma è stato ugualmente magico. Vince Bayliss davanti a Corser che nel finale approfitta della lotta senza esclusione di colpi tra Fabrizio e Xaus. The wizard alla veloce sinistra prima dopo il traguardo molla i freni, passa lo spagnolo e gli restituisce la spallata. Il ragazzo non molla! Bravo e determinato finisce terzo! Checa chiude sesto e fa miracolo con la Honda, Haga va indietro. La sua R1 consuma precocemente le gomme. Rolfo è decimo, Lanzi tredicesimo in bella rimonta.
 
Di Filippo Delmonte (del 01/03/2008 @ 07:25:25, in superbike, linkato 1390 volte)
Max si ferma prima del giro secco. Rientra ai box con la leva del cambio rotta e domani dovrà scattare dalla quarta fila. Un bel colpo di sfortuna per il Corsaro e il team Sterilgarda, dopo avere messo tutti in riga sul passo gara. Nelle prove libere prima della Superpole, il numero 3, ha fatto la differenza, martellando per diverse tornate sul tempo del 32. Inavvicinabile per gli altri, almeno sulla distanza. In Superpole lo spettacolo è stata la lotta tra gli aussie, Bayliss e Corser. Due giri perfetti e alla fine Troy, quello della Ducati, mette tutti in riga e si aggiudica la pole nonostante la brutta caduta rimediata in mattinata nelle ufficiali che gli ha regalato un taglio profondo nel braccio, ma che non ha influito sulla sua scorza d’acciao. Corser, l’uomo della pole, si è dovuto accontentare della seconda piazza e tiene in alto la banda Yamaha che arranca con Haga, undicesimo. Strabilia Fabrizio, terzo in Superpole e sempre davanti. Il mago va forte, e questo lo sapevamo, non sbaglia, apprende in fretta i segreti della due cilindri e guida come un mastino. Spettacolare vederlo guidare lungo la pista. Per domani attenzione anche a lui! Completa la prima fila Checa, che con tanto cuore e polso risolleva le sorti del Ten Kate, indietro con Kyo e Sofuoglu. Lo spagnolo sulla distanza è da valutare, ma nel giro secco è stato forte e comanda la compagnia spagnola, quinto Xaus, nono Nieto. Smrz finisce sesto e rimane nel gruppo di testa. Il ceco fa volare la 1098 di Guandalini, moto velocissima,lui in super forma che si conferma bella manetta. Spettacolare vederlo uscire dall’ultima curva, senza dubbio tra i più veloci. Bravo Problemi di set up rallentano Lanzi, solo diciassettesimo, ma ugualmente atteso per una gara in rimonta e confermare il buon momento anche se la mancanza di test, su questa pista si sente. In Supersport Pitt fa sua la pole position nel finale, battendo la resistenza dell’ottimo Brookes che precede Parkes e Foret, quarto. Clementi da sesto passa ottavo, ma è il migliore degli italiani nonostante una caduta. Il team BE1 rilancia anche Aitchison, tredicesimo, ma fatica con i ricambi Triumph, moto splendida, veloce, ma debole al momento. Diciassettesimo è MC Coy e Dionisi ventisettesimo. Bravo Vizziello, nono, che precede Nanelli.
 
Di Filippo Delmonte (del 29/02/2008 @ 07:00:06, in superbike, linkato 1370 volte)
Phillip Island, paradiso terrestre d’Australia, il posto più bello dove correre, ha aperto i battenti alla seconda sfida Superbike dopo qualche giorno di relax. Dalla sabbia del deserto del Qatar, si è arrivati nella splendida vegetazione australiana. Alcuni hanno fatot surf, altri sono andati a correre a piedi, altri ancora si sono rilassati totalmente e staccato la spina dopo la prima gara corsa nel Golfo Persico. Agli antipodi il tempo è stato bizzoso solo in mattinata, quando ci si è svegliati con la fitta pioggia nel puro stile inglese, poi è arrivato il sole che scotta e il cielo ha ripreso le sue magiche sembianze e colori unici. In pista lo spettacolo non è mancato. Haga il più veloce al mattino, in condizioni di freddo, Corser nel pomeriggio con pista non ancora perfetta, ma buona. Il Troy della Yamaha ha messo le ali e per il momento batte Bayliss, secondo, che deve guardarsi dal compango Fabrizio. Michel è apparso in gran forma e dopo la bella gara di sabato, seconda manche, si conferma al vertice così come fa Neuckirchner, quarto, che guida un missile chiamato Suzuki. Xaus due volte finisce al tappeto, ma realizza il settimo tempo, ma dopo lo stupendo week end in Medio Oriente è tornato a sbagliare. Una caduta per turno. Biaggi, quinto, lavora in vista della gara e non si lascia prendere dall’euforia. Tranquillo e rilassato firma autografi sorridendo. Brutto segno per gli avversari. Smrz stupisce. Rimane davanti, tra il primo e il terzo posto, per diverso tempo, poi cade e chiude quinto con un passo allucinante e primo dei privati. Va forte lui e la sua 1098 del team Guandalini. In difficoltà Lanzi, solo diciannovesimo, ma c’è tempo per migliorare. Prima Kawasaki, Laconi ottavo, mentre tra le Honda il migliore è come sempre Checa, decimo. In Supersport le Triumph vanno forte, ma si rompono. Sia SC che BE1 fanno le uova e i ricambi scarseggiano, speriamo arrivino in tempo per la gara perché le inglesi vanno forte. Clementi, il migliore, sesto, sta davanti per buona parte del turno e solo nel finale si piega per nemmeno mezzo secondo al pilota di casa Pitt, che cerca il riscatto dopo il Ko qatarino. Parkes e Foret incalzano il leader, ma anche le R6 qualche problema tecnico lo avvertono. Quarto è Brookes sulla pista che lo aveva lanciato nell’olimpo del mondiale e quinto un fantastico Vizziello che con la CBR del Berry racing fa faville e si piazza come miglior italiano. Settimo è Rea, infortunato al dito dopo il botto di Losail. MC Coy è decimo.
 
Di Filippo Delmonte (del 22/02/2008 @ 16:01:19, in superbike, linkato 1376 volte)
Troy Corser danza sulla pista di Doha, risulta il più veloce sempre e in Superpole non si smentisce. Annichilisce la concorrenza di prepotenza e si candida per domani. Il coccodrillo c’è. Ma ci sono anche gli altri a partire dalle Ducati, private, di Xaus, Biaggi e Lanzi. I tre sono vicinissimi e con loro c’è la Suzuki di Neukirchner e hanno dato vita a un bel giro, mettendo dietro il team Xerox che ha trovato in Bayliss il salvatore in parte della patria, settimo. Ma l’australiano aveva qualche problema di chattering e forse anche di motore a sentire a orecchio sul rettilineo, vedremo domani. Sesto è Haga, ottavo Kagayamaha, mentre la migliore Honda si conferm ala numero 7 quella di Checa, mentre Sofuoglu è quattordicesimo. Fabrizio solo decimo. Da dire che dalle prove e anche dalla Superpole i valori appaiono molto equilibrati e dunque per domani iniziamo a sfregarci le mani perché la bagarre potrebbe riguardare diversi piloti. Badovini ha concluso la sua prima Superpole sedicesimo, bravo, non ha voluto strafare e portare in fondo il giro.
 
Di Filippo Delmonte (del 22/02/2008 @ 13:37:39, in superbike, linkato 1484 volte)
Foret dopo test sottotono, bello bello si mette davanti a tutti. Suona il compagno Parkes e regala la prima pole alla nuova R6, moto stupenda ed efficace. Fino a dieci minuti LA Casa dei Tre Diapason aveva messo in scacco la concorrenza grazie al secondo tempo di Parkes, ma poi l’australiano è scivolato fino al quinto posto finale. Finale tutto pepe per Jones che si conferma uomo vertice e si piazza secondo staccato di tre decimi dal gallo francese e precede Lagrive che con la Honda del team ceco intermot guadagna la prima fila. Quarta piazza per il velocissimo Rea. L’inglesino di Ten Kate va come un razzo e nonostante la tuta segnata dalla caduta rimediata nei primi minuti di qualifica, torna in sella e all’esordio mondiale si prende la prima fila. Il saltatore di Cadwell protagonista nella sbk inglese la stoffa ce l’ha! Lascorz sesto, precede il migliore delle Triumph il funambolico MC Coy che si piazza settimo e mette in mostra un bel binomio con la performante Triumph che conferma di essere grande moto grazie a Clementi ottavo e Aitchison undicesimo. Dionisi, new entry nel team Caracchi, ha preso per la prima volta in mano la moto giovedì senza conoscere nulla, nemmeno la pista. Ha migliorato in continuazione i tempi e si piazza ventinovesimo.” Il mio mondiale inizierà in Europa, a Valencia, delle prime due gare non conosco le piste e nemmeno la moto. E poi non ho mai guidato una 600 e mi ci devo abituare è molto diversa dalla 1000. Vedo gli altri che spalancano il gas con prepotenza e lasciano molto correre, io mi devo abituare perché non ho fatto neppure i test in quanto ho regolarizzato il contratto poco prima della partenza e in Sicilia quando siamo andati a provare è sempre piovuto.” Il ragazzo ha grinta e dimostrerà il suo valore. D dimenticare la due giorni di Roccoli che ha avuto problemi tecnici che lo hanno rallentato e non è andato oltre la ventottesima piazza finale. Migliore degli italiani Clementi, mentre Nannelli dal quinto posto di ieri è retrocesso quattordicesimo con qualche problema, mentre Vizziello è sedicesimo.
 
Di Filippo Delmonte (del 22/02/2008 @ 12:47:52, in superbike, linkato 1381 volte)
Si fa sul serio in Qatar, a aprtire dal vento. Due giorni di raffiche incredibili, fortissime tanto da spostare un marcantonio, figurarsi come si trovano a proprio agio i piloti quando sono in piega o in piena accelerazione. In più qualche folata densa di sabbia offusca l’orizzonte, ma per fortuna sta migliorando e domani, per la gara dovremmo essere in linea con le temperature e i venti da deserto. Così racconta il foglio delle previsioni, staremo a vedere. Intanto in pista se le danno di santa ragione e lo spettacolo non è mancato fino a questo momento. Corser va come un treno da due giorni e il giro record gli viene in scioltezza anche se i tempi sono ancora alti rispetto allo scorso anno, ma la pista è peggiorata, e poi c’è il vento. Alle sue spalle si conferma Bayliss, su di una pista che non lo ha mai visto volare, e strabilia Neukirchner, terzo alla fine di un turno a razzo. Il tedesco come dimostrato a Magny Cours lo scorso anno, il gas lo dà sul giro. Importante sarà la costanza in gara. Quarto è Haga che nonostante la botta al ginocchio e alla testa rimediata giovedì ha stretto i denti e recuperato negli ultimi minuti. Domani sarà nella lista dei papabili. E nella stessa lista potrebbe inserirsi Kagayama, sempre veloce nel deserto, anche se al momento un po’ indietro. A bomba Lorenzo Lanzi! Sorride, si trova bene nel team Rg è tranquillo e la 1098 gli piace. Ha cambiato un po’ lo stile di guida, si espone di più con il corpo, e va come un razzo sicuro di sé. Svolge un bel lavoro con la squadra e si piazza quinto. Non male per uno che in tanti davano sulla via del tramonto! Lorenzo, migliore della truppa italica, prede Biaggi e Fabrizio. Il corsaro pensa alla distanza non al giro singolo, Michel fa anch’egli prove di gara. Migliore Honda è quella di Checa, ottavo. La CBR va forte in rettilineo, ma al momento non sembra ancora al massimo, anche se lo spagnolo ci mette del suo. Sofuoglu si piazza quattordicesimo e peggiora dal nono posto tenuto fino alla fine, ma il turco continua a dimostrare di saperci fare. Eroe della giornata Ayrton Badovini. Al debutto in Superbike, su di una pista vista solo dieci giorni fa e con una Kawasaki del 2007, tanto bistrattata da Laconi e soci, si piazza dodicesimo, mette alle spalle qualche nome importante e lancia i colori di Pedercini davanti a tutte le verdone. Il ragazzo ha fame, guida forte e sta bene e nonostante un mezzo non ufficiale fa vedere che alla fine la vecchia moto non era così male e soprattutto dà paga, pesante, agli ufficiali. I musi lunghi al PSG1, da parte dei piloti, sono giustificati. Tamada è ventitreesimo, Laconi venticinquesimo, rimediando oltre un secondo e tre da Speedy. Anche Iannuzzo è davanti agli ufficiali, ventesimo.
 
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