Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Finalmente ritornano! Dopo un mese di test la Superbike è pronta a ricevere la terza bandiera a scacchi della stagione e riaprire una sfida mai placata che dall’Europa si rinvigorirà ulteriormente!
Bayliss è là davanti, domina, abbassa record e si trova bello primo nella graduatoria. Dietro di lui la bagarre con Corser, forte del numero 1 sulla carena desideroso di ristabilire le gerarchie dopo la caduta di Phillip Island e la sonora batosta rimediata nei test di Valencia e Misano. Ma ora si torna a fare sul serio e il pilota della Suzuki non mollerà certo la preda visto che sul tracciato valenciano lo scorso anno fu imprendibile. Quindi un buon auspicio.
E poi c’è Lanzi! Il nostro Lorenzo dopo gli ultimi test svolti in riva all’adriatico sembra avere risolto i problemi che lo hanno rallentato nelle prime due gare. Sul Fronte Italia da tenere d’occhio anche Fabrizio in continua progressione sulla sua Honda CBR 1000 e al suo fianco avrà Nannelli. Il Nanna a Misano ha svolto qualche giro sulla nuova moto e sembra già promettere bene. Chi promette bene ed è una certezza sono Xaus, Clementi, Neukircker e Rolfo. Lo spagnole corre in casa è pronto a entusiasmare i suoi tifosi, mentre i due compagni del team Pedercini sono pronti a scalare le posizioni a giudicare dai buoni test effettuati a Valencia e Misano. Rolfo invece dopo l’ottima prova australiana è atteso alla riconferma nelle zone alte della classifica.
Sul fronte Honda le speranze vengono mantenute in alto da Toseland e Barros. Il primo dopo la caudta rimediata nei test di Valencia è atteso a confermare l’ottimo inizio stagione e continuare ad essere protagonista sulla moto bianco- blu del team Ten Kate! Barros da parte sua dopo i test sembra avere maggior confidenza con la nuova categoria e la nuova CBR, sperando che questa abbia più cavalli rispetto a quella vista a Misano nei test, altrimenti sarà dura!
Anche la Kawasaki nutre buone speranze nella prima gara europea. Laconi, Walker e Nieto sono sempre più loro agio sulla nuova ZX10 e soprattutto vanno tutti forte sullo stretto tracciato spagnolo. Laconi e Wlaker sembrano avere imboccato la strada giusta nella ricerca del set up, come dimostrato a Misano, mentre Nieto cerca la conferma dell’ottimo feeling instaurato con la moto del team PSG1 e per tornare il pilota che avevamo conosciuti ai tempi del motomondiale 250.
La Yamaha è a un buon punto di preparazione e a Misano sembrano siano stati provati con profitto pezzi evoluzione per permettere a Haga e Pitt di lottare al meglio nelle posizioni alte della classifica come dimostrato in Qatar e Australia.
Lunga è la notte e quando sei stanco dopo una due giorni in pista, sembra ancor più lunga. Quindi quale miglior antidoto a parte un caffè per fare passare la stanchezza? Parlare di quanto successo a Misano! Così tra una chiacchiera e l’altra con il mio amico Mex, tester di SBK TV e pilota di provata esperienza, mi è venuta l’ispirazione per un pezzo diverso dagli altri! Descrivere lo stile di guida dei piloti della Superbike e trovare similitudini con altri grandi anche di altre categorie…. Addentriamoci nelle curve e forse verrà fuori un bel gioco dove qualcuno dirà, effettivamente, oppure, ma che c… dici!
BAYLISS: Il cecchino della Ducati nella sua posizione in sella ricorda un grande del passato e suo connazionale. Sua Maestà Doohan, ebbene i due si assomigliano nello stile: busto eretto rispetto alla moto, lavoro molto con il corpo, usa molto le gambe per i cambi di direzione, e piega molto la moto. Di conseguenza si ottiene una guida sul posteriore per cercare trazione.
CORSER: E’ il pittore, pennella le curve con estrema maestria. Sfrutta la pista millimetro per millimetro, imposta traiettoria al fine di una percorrenza velocissima in curva. E’ uno spettacolo vederlo guidare .
LANZI: la guida del romagnolo è molto simile a quella di Laconi. Entrambi possiedono una grande staccata, frenano forte e sono un tutt’uno con la moto. Effettuano una grande piega ma nello stesso tempo sono molto raccolti. Danno gas che sono molto piegati e girano la moto con l’acceleratore. Ora Laconi ha cambiato un po’ lo stile essendo sopra la Kawasaki, ma il risultato di fondo non è cambiato molto, si è adattato alla diversa potenza e setting della ZX 10.
NIETO: Il pilota del team PSG1 Kawasaki esce molto fuori con il corpo quando è interno alla curva. Il suo stile è molto simile a quello degli altri piloti spagnoli, soprattutto è molto simile a Elias. Come il connazionale della Honda Gresini guida molto sull’anteriore ed è molto fotogenico.
FORET: Grandissimo staccatore! In questo frangente è forse irresistibile. Anche lui guida motlo sul davanti.
PITT: assomiglia a Foret, anch’egli ha una bella staccata, ma la differenza è che usa di più il posteriore per rendere proficua la sua guida. Non piega molto.
FABRIZIO: Si vede che arriva dalle due tempi, 125, mette il sedere molto indietro sulla sella. Di conseguenza scarica l’anteriore e guida pulito con una percorrenza in curva molto veloce.
HAGA: La sua moto subisce ha una marea di trasferimenti carico. Stacca forte e cerca subito la corda quando entra in curva, in questo caso utilizza molto l’anteriore, poi quando è in uscita dà il gas violentemente e ha bisogno di trazione. Spigola molto come richiede la guida a aquattro tempi. Insomma la sua moto deve voltare tanto e deve avere un set up ottimale.
WALKER: E’ molto strano da vedersi. Ha qualcosa di Bayliss anche se ha il busto più piegato.
XAUS: da vedere sembra Edwards: alto, gamba aperta, stacca forte e dà il gas alla svelta spigolando molto la curva.
CLEMENTI: E’ come Corser, una guida talmente pulita da farlo sembrare fermo, invece va molto forte!
BARROS: Il suo stile è molto da MotoGp, per forza ci ha corso fino allo scorso anno! Possiede una bella staccata ed è veloce in curva.
NANNELLI: ha una tecnica tutta sua ma a livello di dare gas assomiglia al grande Bayliss. In percorrenza può assomigliare in certi frangenti ad Haga.
Di fronte alla tragedia che ha sconvolto tutta Italia non ci sono parole, anzi ci sarebbero toni molto pesanti e la speranza che il popolo delle carceri faccia giustizia. Il piccolo Tommy se ne è andato nel freddo mese di marzo e si è portato dietro un orrore inspiegabile da parte di carnefici paragonabili a un qualcosa che nemmeno in nature esiste, perché la cattiveria e l’irrazionalità ha messo in mostra un male inspiegabile in questa società malata. I tre malviventi cialtroni che hanno architettato un piano simile non meritano nemmeno di essere ascoltati, fa troppo schifo vederli e sentirli! Uccidere un bimbo di diciotto mesi è un reato troppo grave, dai contorni apocalittici! Questi personaggi hanno agito senza testa, senza un piano delineato da come si è visto. Come si fa a prendere un ostaggio così piccolo e poi ammazzarlo perché piange? Nemmeno una bestia si sarebbe spinta a tanto.
A contorno di questa triste storia, ci sono altri due fanciulli coinvolti: Sebastiano, fratello maggiore di Tommaso, e il figlio del mostro Alessi. Due bimbi che non hanno nessuna colpa, come del resto Tommy, ma che pagano e pagheranno la cattiveria dei tre sbandati.
Sebastiano per tutta la vita si porterà dentro il dolore di avere perduto il fratellino in circostanze dai mille risvolti terribili. Porterà dentro di lui due volti coperti, un rumore di auto e le strazianti urla di genitori ai quali è stato portato via, la sera del 2 marzo, un pezzo di cuore, un pezzo di cuore che aveva i lineamenti di un angioletto da riccioli d’oro e dagli enormi occhi azzurri che se ne è andato mettendo a nudo la cattiveria di certa gente. Sebastiano invece rimane con tanti problemi, quei problemi che verranno, speriamo, risolti con una dose abbondante di lacrime, tante parole per scacciare l’incubo e permettergli di iniziare una vita nuova e serena. Dalla sua parte avrà una famiglia compatta dinnanzi al dolore e pronta a dare tutto a questo piccolo fanciullo che a soli otto anni si è trovato catapultato in una delirante scena del crimine. Avrà bisogno di appoggio per sputare tutto il rancore e il dolore il povero Sebastiano che dovrà abituarsi a stare senza Tommy, a convivere con un mondo drammaticamente malato e un ricordo terribile che prenderà ancor più forma negli anni e che potrebbe essere digerito meglio se in questo periodo riuscirà a liberarsi di tutti i suoi interrogativi che potrebbero avere una risposta anche con qualche gesto d’amore che la famiglia gli darà.
Diverso il caso del figlio dell’assassino. Anche in questo caso il bimbo in questione non c’entra, non ha colpa della cattiveria di quei due genitori terribili. Lui già ammalato ha visto il padre uscire più volte per andare in caserma dai carabinieri, ha visto e sentito le perquisizioni delle forze dell’ordine e soprattutto è stato testimone dell’uscita del padre in quella fredda sera del 2 marzo quando poco dopo si sarebbe macchiato di un delitto imperdonabile. Anche a questo bambino va dunque la più grande comprensione, sperando che possa crescere in una cornice di amore e serenità, quella cornice che fino a ieri gli è mancata. Forse solo così potrà migliorare la sua salute, una salute cagionevole che fin da piccolo lo ha privato di quella serenità totale di cui devono godere i bambini. Inoltre si è ora aggiunta la sfortuna di avere genitori snaturati. Speriamo piccolo infante che la vita da oggi sorrida anche a te e che un giorno potrai fare vedere che anche se si è figli di un delinquente si possa condurre una vita serena senza macchia.
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