Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Si dice che il 2006 abbia avuto un aumento di piloti licenziati rispetto al 2005, ma dove sono tutti questi conduttori? Trofei dai numeri sempre elevati, vedi Motoestate e Premier Cup (ex Mobil) si sono ridotti notevolmente, si rimane su cifre sempre buone ma rispetto al passato recente la situazione è decisamente peggiorata. C’è da meravigliarsi? Certamente no! In una penisola dove i soldi faticano a scorrere è logico che uno sport come il motociclismo sia in crisi! Però mai parlare di crisi, anzi, tutto va bene, tutti belli, tutti felici! Ma come si fa a ignorare il problema? I costi devono essere tagliati e qualcuno ci deve mettere mano. Correre una prova di un torneo promozionale costa in media, con una 600, tra i 1200 e i 2000 euro mica male, due stipendi per una gara! Il motivo? Il prezzo delle gomme è elevato, spropositato rispetto alle altre nazioni europee, gli autodromi sguazzano che è un piacere: box sempre più cari e turni di prova da prezzi ormai improponibili per non parlare degli affitti richiesti ai moto club che fanno sacrifici sempre più grandi.
A tutto ciò cosa si risponde? Nulla! Tanto i piloti ci sono. Ma ci sono in maniera differente, semmai fanno una sola gara, un trofeo senza più impegnarsi in più gare e come dargli torto? Sponsor all’orizzonte sempre meno causa una congiuntura economica triste, spese sempre più elevate e poi bisogna mangiare, non c’è solo la moto!
In più l’offerta cresce, ci sono trofei per tutti i gusti e anche qui è ora di mettere un freno. E’ logico che ci sia scelta, ma non troppa perché quei pochi che ancora lo fanno per passione, moto club Ducale, Gentlemen’s, cito questi solo perché fanno più gare degli altri, un giorno, speriamo mai, smetteranno e la frittata sarà servita al 100%. Perché un moto club dovrebbe decidere di fare meno gare è presto detto: i piloti sono sempre meno al via se non vengono affiancati trofei numerosi e così con meno iscrizioni si perde di più visto che il pubblico latita e non è garanzia di guadagno. E poi parlare di guadagno è fin troppo ottimistico, semmai si coprono le spese senza rimetterci. E perdere soldi è un attimo siccome una gara costa una follia. Invece chi guadagna veramente sono i promotori che prendono fior di quattrini per le iscrizioni e non rischiano nulla! Ebbene secondo il mio punto di vista è ora di darsi una regolata e vedere di iniziare a tutelare le aprti deboli: piloti e moto club che lo fanno per puro spirito di passione!
Speriamo che l’Aprilia GP 125 ci regali qualche giovane talento per il futuro, altrimenti la questione si fa grigia. Giovani forti in circolazione ce ne sono pochi, troppo pochi, ma non è colpa loro. Correre in moto ha costi ormai proibitivi in ogni classe e quei pochi che si cimentano hanno dietro famiglie con denaro o che fanno sacrifici terribili per permettere al ragazzino di turno di cimentarsi in una stagione agonistica. E logicamente non tutti se lo possono permettere quindi ecco servito il problema giovani promesse.
Ci si meraviglia se molti snobbano la Coppa Italia 600 e preferiscono disputare i monomarca, ma sapete quanta differenza c’è? Tanta! I costi sono più bassi, si ha la sicurezza di avere moto tutte uguali e controlli decenti in sede di verifica, mentre in Coppa Italia sembra di vedere al via delle Supersport, molti casi sono lampanti, e così ecco la rincorsa al pezzo più che non si vede e giù a spendere soldi. Per ovviare a questo bisognerebbe dare vita a controlli più pesanti e perché no istituire un trofeo sullo stile Aprilia aperto a ragazzi un po’ in sella a moto quattro tempi di 600 cc, così ecco arrivare sulla soglia europea piloti più preparati e più forti. Perché non è un caso che uno vada super forte in Coppa Italia e poi si perda nella categoria superiore. Inoltre i giovani andrebbero aiutati fin dai primi passi, semmai tramite agevolazioni economiche per l’acquisto di moto, materiale tecnico e gomme, uno dei tasti dolenti nell’economia di una gara.
Insomma aiutiamo in giovani in maniera più consona e poi lanciamo i più meritevoli come si fa in Inghilterra con la Junior Accademy e ora in Italia con le Aprilia da strada, anche se sarebbero meglio quello da GP.
Forse con alcune nette modifiche torneremmo ad avere tanti ragazzi ai nastri di partenza delle categorie più disparate.
Strano il mondo delle corse. A volte se hai dietro qualcuno che conta riesci a fare cose straordinarie, logicamente se sei portato a fare il mestiere del pilota. E così spesso arrivi in una sfida iridata con il tuo cappellino da rapper non dimostri nulla e tutti ti cercano. Anzi hai vinto una gara, nel 2004 in Australia, poi decidi di arrivare al mondiale. Lo fai con la Ducati e non combini nulla, però poi tutti ti cercano.
Questo inizio roboante per parlare dell’australiano Joshua Brookes. Il ragazzo va forte, forse è veramente un talento però quello che mi chiedo e domando è perché ci sia tanta attesa su di lui. La Honda lo vuole e ora si è fatta sotto la Yamaha. Ma possibile che questo appiedato, di comune accordo, dal team Caracchi sia un uomo mercato. In ogni trattativa che un pilota porta avanti si sente:”Abbiamo contatti anche con Brookes”. Accipicchia questo è già reputato un fenomeno! Ma come è possibile, tanti piloti hanno dovuto fare tanta gavetta per arrivare a una moto un po’ buona, invece questo arriva ed è già pronto a salire su questa o quella. Sicuramente il ragazzo ha qualche santo alle spalle perché altrimenti la cosa non si spiega!
Brookes sembra un bravo e simpatico ragazzo ma certe attenzioni sono forse eccessive. Piloti come Lanzi e Fabrizio, che di manetta ne hanno da vendere ne hanno fatta di gavetta per arrivare a un certo livello dopo lunghe e sudate stagioni. Invece ora arriva il nome esotico e si fanno carte false in modo eccessivo. Se guardiamo i risultati, Joshua ha preso gli schiaffi due a due da Zaiser che non è certo un talento. L’austriaco ha fatto bene due gare ma non è mai stato nulla di eccezionale, poi arriva Easton e fa come il suo predecessore al primo assaggio con Monza. Ecco è un po’ troppo! La nazionalità australiana non è garanzia di talento assoluto! Di Bayliss, Corser e Vermeullen non ce ne sono poi tanti in giro! Giusto giusto i tre sopramenzionati!
Elettronica dove ci porterai? Chi lo sa! Certo è che nella Superbike di oggi le diavolerie quali controllo della trazione, antisaltellamento, antispin eccetera, sono all’ordine del giorno. Bisognerebbe dare un freno a tutto ciò altrimenti si corre i rischio di vedere una mini MotoGp dove tutto è concesso. Nelle derivate dalla serie bisogna iniziare a tornare veramente con le moto di serie, altrimenti il contenimento dei costi e lo spettacolo diventano un’utopia.
E’ altrettanto vero che l’elettronica inizia a farsi vedere molto bene sulle moto in vendita nelle concessionarie e così sarebbe inutile e anacronistico vietarla nella Superbike. Però secondo il mio modesto parere questa sta dilagando a dismisura e dunque limitarla non sarebbe male. La nuova R6 ha il comando elettronico del gas, bene, l’antisaltellamento è ormai su tutte le moto, bene. Ma le super tecnologie Marelli e altre marche no! Quindi si potrebbe vedere di porre un limite.
Il bello delle derivate viene dallo spettacolo offerto, dalle derapate, da mezzi dalle prestazioni molto simili. Un bene che va salvaguardato.
Bayliss vince a ripetizione, il gas che da lui al momento non lo da nessuno, ma è anche vero che la Ducati è un super missile. Va forte, non si impenna e il pilota fa ciò che vuole. Ha un controllo assoluto del mezzo, l’elettronica che ha la Ducati è molto avanti e nemmeno la Suzuki pare godere di sistemi così sofisticati. Di contro c’è una Honda che derapa da ogni parte con il minimo indispensabile di elettronica.
Quindi che dire? Cercare un compromesso, dialogare e vedere di porre un freno a questa tecnologia così straripante. E non c’è bisogno di porre dei limiti troppo elevati e cambiare regole, anzi bisogna cercare anche per questo secondo punto una certa linearità! Utilizzare certe cose dovrà essere possibile soltanto se usciranno sulle moto di serie, altrimenti pazienza. Non penso che sulle moto di domani usciranno particolari utilizzati oggi in Superbike!
La Yamaha non è più la moto invincibile dei test invernali. Rossi arranca e intanto davanti ci sono le Honda. La marca alata è tornata a fare volare i suoi piloti, mentre il gigante di Tavullia non riesce a tenere la scia. Va più forte negli ultimi giri e fino a quando le gomme non sono usurate non riesce a gestire il mezzo. Problemi di bilanciamento dunque per la M1 che sembrano lontani dall’essere risolti! La colpa, se si può definire così di chi è? La Michelin sta lavorando tanto, offre pneumatici sempre più performanti per permettere ai piloti di mettere a terra tutta la potenza e così i telai e le geometrie sembrano andare in bambola! Anche la Honda qualche problemino forse lo ha ma è roba da poco, pare. I suoi piloti la fanno da padroni.
Ma non è tanto nella tecnica che mi voglio addentrare quanto sul pianeta rider. Valentino Rossi a febbraio sembrava essere ancora l’imbattibile, invece metti un GP da dimenticare, Spagna e il dottore tutt’a un tratto torna normale per la gioia degli avversari. D’accordo Vale ha vinto in Qatar ma in Turchia è spettato a Meandri vincere.
Tre vincitori diversi e soprattutto la psicologia cambiata. Capirossi è conscio di poter lottare per il titolo: trionfa in Spagna, in Qatar va sul podio e in Turchia fa il ragioniere. Ecco qui il Desmo Loris che non ci aspettavamo. Sempre appeso alla sua Ducati, nata molto bene, oltre a dare il gas sa di poter spuntarla in un mondiale aperto più che mai. Ha vinto tre mondiali e sa come si può gestire la situazione al vertice.
Poi c’è Melandri. Il pilota di Gresini già dalle ultime gare dello scorso anno si è reso conto che Valentino è senz’altro il più forte, ma lavorando nel modo giusto si può battere. E così è stato in Turchia, la pista che ho visto trionfatore lo scorso anno ha cancellato i problemi di Jerez. E così Macio si ritrova pronto alla bagarre di un mondiale più combattuto e spettacolare che mai.
Inoltre ci sono i giovani: Pedrosa, Stoner e Hayden. Gli ex 250 non hanno timori reverenziali, corrono scarichi da patemi di perdere e così mettono in difficoltà il campionissimo. Infine c’è Hayden che sa di essere in forte crescita. L’americano guida forte e si è preso carico della messa a punto della nuova Honda. Ha visto che in tranquillità può arrivare davanti e infatti eccolo lì.
Insomma il Dottore non riesce a capire cosa lo affligge, poi viene distratto dalle sirene della Formula 1 e i ragazzi hanno coscienza di poterlo battere! E’ sempre stato così, quando vedi il super favorito in difficoltà e già sai che puoi batterlo, ti viene qualcosa in più, quella carica che serve per vincere e così ti ritrovi a combattere un mondiale che a febbraio sembrava già finito. Il “povero” Valentino se vuole chiudere alla grande con le due ruote è meglio lasciarlo in pace e farlo lavorare altrimenti se deciderà di andarsene dovrà farlo con il numero 46 senza l’uno sulla spalla! Anche perché nella MotoGP 2006 hanno tutti fame, quella fame che Rossi e la Yamaha sembrano avere appena meno e con avversari tecnicamente a posto e sicuri del loro potenziale non sarà facile nemmeno se sei il fenomeno degli ultimi anni!
Monza: voto mitico, l’anello lombardo si riempie di gente e regala gare da cardiopalma. Come sempre un evento clou!
53 volte Polita! Diabolik si impegna, va forte e regala emozioni. Al momento è difficile contrastarlo. Solo un Chiarello da 52, 7 poteva impensierirlo e lo ha fatto! I tre decimi di differenza stanno nella distanza sul traguardo!
5 euro il costo di un panino mica male, a fine giornata i baracchini ambulanti hanno fatto cassetto!Alla faccia dei poveri appassionati affamati, bisognerebbe controllare un po’ di più questo approfittarsi della gente che spende per un panino e una birra come per un pranzo al ristorante.
57 il numero di Lanzi e il calore dei suoi tifosi! Grandi e tanti! Li avevamo visti in tanti a Valencia e a Monza ne abbiamo visti ancor di più! Lorenzo ha bisogno del calore dei tifosi e questi hanno risposto alla grande, così come lui nell’intervista che mi ha rilasciato venerdì sera. La gara sarà stata sottotono ma lui il gas lo da! A presto per un nuovo podio!
2 bagni in croce e tre docce! Per quanto riguarda i servizi, Monza paga tanto! Perché nelle altre piste europee servizi e docce sono sempre tante e pulite e in Italia fanno quasi…vi faccio immaginare!
Voto 0 a quei bravi ragazzi che amano rubare tute, anche finite, coltelli e birra dentro le tende oltre a beni benm più preziosi! E’ ora di darsi una regolata!
Non plus ultra: Alex De Angelis. Guida forte, esce dalla curva alla velocità di un tornado, gli altri sembrano fermi. Ci prova e poi incontra ancora Barbera. Dopo essere stato sportellato dal rivale poco ortodosso, Alex si arrabbia ancora di più, spegne la luce entra, ritorna nel gruppo con unico obiettivo: vincere! E’ andata male ma è stato un grande dopo il tremendo spavento! Aveva nel polso l’affermazione ma ancora una volta è stato sfortunato! Bravo nonostante la sfiga non è da dieci è da 12!
Taz Laorenzo! Lo spagnolo ci da il gas e tanto! Quando non è in sella si comporta come il simpatico carto animato. Entra nell’hospitality: le sedie volano, i guanti pure e le hostess cercano riparo alla furia Jorge! Dopo essere stato buttato in terra si sfoga! E’ giovane, va forte e si comporta in modo professionale nel box e con i giornalisti, ma è un grande perché fa vedere di essere umano! Perde le staffe ed è giusto così! E’ giovane e il comportamento ci può stare!
Dovizioso altro magico alfiere della scuola della 250 GP. Va forte e lotta la vertice nonostante una Honda non certo al pari della concorrenza. Si batte e poi ancora una volta viene penalizzato da Barbera che va a tagliare proprio a Dovi per poi essere tamponato dal sanmarinese. Ha perso punti Dovi ma come premio si trova in testa al Mondiale! Bravo Dovi e bravo anche nel lanciare parole di fuoco al rivale spagnolo, è giusto dire ciò che si pensa anche quando si è un perfetto scolaro veloce ed educato come Andrea.
Barbera Cabròn? Non sappiamo se può calzargli a pennello il soprannome che aveva Nieto, 12+1 volte campione del mondo, il fattp sta che lo spagnolo avrebbe bisogno di una bella tirata d’orecchie! Ok ci sta la grinta e la cattiveria, ma non si può continuare così, prima o poi qualcuno si potrà fare male. Infila De Angelis cattivo, gesto che indurrà poi al finale concitato, e poi cercando di chiudere fin troppo Dovi fa temere il peggio nel contatto con De Angelis! Da riprendere!
Vermeullen spettacolare! Piove il sabato e lui gira come se splendesse il sole! In gara brilla, eccome se brilla! La sua Suzuli non va avanti ma chiude settimo con le gomme finite. Con Capirossi è il migliore dei piloti Bridgestone! Il Dingo graffia anche in MotoGp. Pensate se avesse avuto sotto il sedere una Honda.
Melandri. Il re di Turchia. Si sveglia sulla pista che per la prima volta lo ha portato davanti a tutti in MotoGp e quest’anno si ripete dopo un inizio stagione travagliato. Il riccio è tornato più che mai. Guida forte e si sente sua la Honda. Nessuno più forte di lui, nemmeno Super Stoner e attenzione, Pedrosa per resistere cade!
Rossi in difficoltà! La gialla Yamaha si perde e lui prova in tutti i modi a fare bene. Alla fine è quarto salvando il salvabile! E poi in fondo i soliti giri alla Rossi, ossia su un passo da primato! Peccato per i problemi con gomme nuove! E’ sempre il 46 l’uomo da battere? Non sarà facile confermarsi ma la sua classe è sempre immensa!
Lavilla profeta inglese. Lo spagnolo in Gran Bretagna ha trovato il suo regno! Vince a ripetizione, 5 manche su sette, e si candida come campione bis. Dopo l’alloro 2005 arrivato quasi per caso, Gregorio è pronto a svolgere un torneo da imbattibile! Gli altri super rivali: Kyonari e Byrne sono solo formalità da battere! Grande con la Ducati GSE! Si sta rifacendo con gli interessi di un paddock che non lo ha mai considerato troppo! Forse a ragion veduta! Si è trasformato!
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