Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Care università italiane, perché non date una bella laurea ad honorem in comunicazione di massa a Papa Ratzinger? Penso se la meriti. Ha capito in breve tempo cosa vuole dire comunicare, come apparire sui giornali e come farsi seguire nelle sue campagne da parlamentari che andrebbero bene per fare lavori meno remunerati e sicuramente meno responsabili. E il Papa, spostiamolo nella sua Germania. Ormai ne abbiamo abbastanza. Non c’è occasione per non apparire. Adesso parla ai farmacisti in virtù della pillola abortiva. Ma è possibile che non possa tacere un attimo, lasciando la libera scelta a chi si ritrova in certe condizioni? Non penso che una ragazza o donna faccia l’aborto o assuma una pillola a cuor leggero. Sono scelte importanti, che spesso possono condizionare i rapporti e la propria vita. Per cui è facile dedurre la sofferenza nel non portare al mondo un bambino.
Invece no il Papa continua nella sua crociata, nel suo tornare alle origini, perdendo di vista la scienza e portando avanti un atteggiamento conservatore da fare paura fino ai suoi avi. A tutti i costi, grazie all’alleanza dei famosi teodem, che caccerei in tempo luce dal parlamento, vuole ridiscutere le regole del nostro paese. Ma è possibile che ci sia gente che ancora lo ascolta? E’ possibile che in un Paese dove lo Stato è il sovrano, la Chiesa possa continuamente aizzare polemiche, battaglie? Ci mancava solo questa in un momento non certo favorevole per la compattezza della maggioranza.
A Roma sono tornati ai tempi dello Stato Pontificio, il Papa vuole essere un sovrano fare sentire la sua e soprattutto essere seguito, manca solo che faccia un figlio lo chiami Cesare Borgia e cerchi di allargare il Regno. Ne abbiamo abbastanza. In una piccola Italia, indietro su tutto, non c’è bisogno di invocare al regresso! Ci vuole il progresso per contare ancora qualcosa in Europa e nel mondo industrializzato che tra politici che non sanno fare il proprio lavoro, ignoranza latente, stiamo naufragando come un barcone di clandestini
Sarebbe ora che la Chiesa pensasse a lavare i suoi panni e guardare meno al fattore politico, bensì a quello delle anime, che se,pre meno frequentano l’ambiente ecclesiastico. E poi prima di fare paternali al popolo laico, sarebbe giusto guardare i propri fedeli e i propri pastori, e sorelle.
Il mondo va avanti, andiamo avanti. Oppure basta fare pochi chilometri, andare in Svizzera per una fecondazione assistita, comprare pillole come la RU 486 su internet. Perché l’Italia deve rimanere nel suo finto buonismo, in una società fondata sulla pura ipocrisia? E’ ora di svegliarsi, di cambiare mentalità se vogliamo migliorarci.
Max Biaggi nel 2008 sarà ancora in Superbike, con Ducati e punta a vincere! Dopo il divorzio dal team Alstare Suzuki, il pilota romano ha trovato nel team Sterilgarda la sistemazione che gli garantirà una moto vincente per fare bene.
La vicenda Biaggi, negli ultimi giorni ha riempito i giornali con i suoi probabili accasamenti tra cui la MotoGp. Ma il ritorno nella massima serie era impensabile visto che il Corsaro non avrebbe corso con una Honda e nemmeno con una moto che non gli avrebbe permesso di concorrere per la vittoria.
Fondamentale l’apporto della FG Sport, e del grande lavoro di Paolo Ciabatti project leader, che all’indomani del divorzio da Batta, ha cercato una strada per confermare Biaggi nelle derivate. Così si è subito percorsa la via che portava alla Ducati del team GSE, ma la struttura inglese non se l’è sentita di fare il salto nel mondiale.
A quel punto FG Sport ha chiesto al team Sterilgarda di Marco Borciani, che nelle ultime due stagioni ha fatto correre Xaus e con cui Biaggi farà coppia. Il pilota manager, Borciani, si è subito adoperato, ha trovato in pochi giorni il budget necessario, ottenuto da Ducati un trattamento di primo piano e la conferma di avere la 1198, moto non ancora finite nell’allestimento e quindi un sacrificio in più anche per la Casa italiana che comunque però guadagna un grande campione. Con questi presupposti, la buona mediazione e interessamento della FG nella vicenda, l’ottimo lavoro della squadra e la voglia di correre del pilota romano, che si è rappresentato da solo, visto l’allontanamento da Zanarini, manager di Fisichella, ha fatto sì che il lungo meeting, durato diverse ore, svoltosi a Roma ieri abbia portato a un accordo tra le parti, scongiurando così la perdita di un grande campione come Biaggi che accetta ancora una volta una grande sfida visto che sarà in un team satellite, ma dalle ottime potenzialità.
Magny Cours è una di quelle piste strane. Sei nel nulla, se non in mezzo a una campagna stracolma di mucche e pecore, per il resto regna la tristezza. Poi se la metti a ottobre lo è ancor di più. Quando ti svegli ed esci dall’albergo la nebbia diventa tua compagna fino alla pista, dove il punto di non visibilità è massimo! Insomma, terribile. Quest’anno ci è mancato un pelo, sta nebbiaccia non voleva alzarsi domenica mattina e così tutto è andato in onda in ritardo! Cambiamo data a questa pista per favore. Per fortuna però c’è stato spettacolo in pista e poi alla sera che tra una birra e un bicchier di vino tra le hospitality rimaste (Yamaha, Ten Kate, Sterilgarda, PSG1 e Ducati) è passata la serata in simpatia, amicizia e allegria. E’ questa la Superbike!
Facciamo un passo indietro e torniamo alle gare della domenica. Una domenica iniziata con due notizie tragiche. La morte di Abe e quella dell’autista dell’Alstare Corona nella notte.
Quando è scoccata l’ora x la tensione è stata massima. In tre si giocavano il mondiale e subito l’urlo con la caduta di Lanzi innescata da Toseland. Poi le cavalcate di Haga, la grinta di Biaggi e qualche sorpasso duretto ha mandato in pensione il mondiale 2007, per il nuovo 2008 che inizierà con i test di novembre.
Giacomino il campione ha giocato di conserva questa volta e anche un po’ di C…ha fatto la sua parte. Il nostro nuovo numero 1 in Francia ha avuto un po’ il braccino. E ci sta vista la posta in gioco. Però ci ha messo del suo per combinare il patatrac. Ha mandato gambe all’aria il povero Lanzi, si è complicato la vita e mandato fuori strada anche Biaggi. In gara2 è stato lontano dai guai, senza lode. Ha vinto il mondiale per due soli punti buttando il +66 che aveva dopo Brands Hatch. Vista così si direbbe una waterloo quella del britannico, invece pensiamo anche alla pressione che ci può essere stata nel box. Toseland dichiara di passare in MotoGp, gli animi si scaldano, Ten Kate vuole vincere, centrare l’obiettivo, James da parte sua vuole finire da campione. Un bel po’ di pressione sul nostro ragazzo che ha subito il recupero tecnico degli avversari e una pressione non certo piccola! Comunque bravo e soprattutto a parte i se e i ma è quello che ha vinto di più! Meritatissimo e ora le battaglie con Stoner e soci!
Haga ha invece fatto un capolavoro e più in generale la Yamaha. La sua R1 è stata perfetta, lui ha dato l’anima, Corser ci ha messo il tappo nei primi giri. Insomma un bel lavoro di gruppo.
Nitro è stato grande nelle due gare. Le ha vinte per distacco grazie a un passo improponibile per gli altri. Dopo la nitida prima frazione, nella seconda ha fatto faville come promesso sulla griglia di partenza! Super Nori si è dunque confermato al top. Bruciano i due punti, ma di più non poteva fare, perlomeno alla resa dei conti, forse a Vallelunga poteva crederci un pochino di più. Fatto sta che quando è in giornata è difficile batterlo! Stupendo!
Max Biaggi non è apparso il guerriero di Vallelunga, ma è anche vero che la scomparsa dell’autista dell’Alstare ha sconvolto tutto lo staff e dinnanzi a simili tragedie è facile perdere un po’ di aggressività. In più Biaggi è un carattere introverso e sensibile. Se poi aggiungiamo il disastro innescato da Toseland, l’uscita dalla lotta mondiale è servita. In gara2 Max è stato più incisivo, ma Haga ne aveva di più. Ha finito terzo al primo anno! Un gran risultato. Speriamo ora che lo strappo tra lui e Batta venga ricucito per rivedere insieme un binomio vincente.
Va forte Claudio Corti! Detto così risulta un’espressione banale, tutti conoscono il suo valore. Ma se mettiamo il Pierino di Como sulla R1 di Haga il lunedì dopo Magny Cours, il risultato diventa esplosivo. Nella giornata dedicata alla prova dei giornalisti, i ragazzi della Yamaha Motor Italy hanno deciso di premiare i suoi piloti. E così ecco Corti e Roccoli rimanere in circuito la domenica sera, serata goliardica e divertente, aspettando il grande momento arrivato nel pomeriggio di lunedì.
Claudio ha percorso sette giri davanti ai responsabili del team. E’ andato come un razzo. Nono conoscendo la moto, non toccando nulla ha segnato un 1’40”8 che sa dell’incredibile! Ha confermato il suo potenziale e ora gli toccherà probabilmente un altro anno di Stock, ma è sempre più nei programmi Yamah, speriamo nel medio termine, per un passaggio in pompa magna nella top class.
Per la cronaca. Il tempo di Claudio è uguale a quello tenuto da Toseland in gara, ossia il sesto crono più veloce. Non male per un deb. Ora ci vorrebbe un test più lungo per vedere il passo e su di una moto settata secondo le sue esigenze.
|