Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Storie di CIV, di piloti che a Vallelunga a parte il risultato sportivo hanno fatto vedere il loro lato umano, lasciando in qualche modo il segno.
Gondo ha un cognome buffo un nome impronunciabile, una tuta e un casco coloratissimi in tipico stile giapponese, e assomiglia nel viso e nel fisico al grande Kato. Si è presentato in Italia senza sapere una parola d’inglese e le prime sillabe italiche sono state le solite che imparano subito gli stranieri, firenze, cagliari ecc. Adesso riesce ad articolare qualche frase e non è poco, ha capito la domanda e risposto bene, meglio di tanti italiani verrebbe da dire. In pista è stato altrettanto bravo: si è preso la pole e ha conquistato il podio in gara. A fine gara Mattia Tarozzi e Alssandro Tonucci avevano gli occhi pieni di gioia dopo essersele date di santa ragione in pista. Il primo si è arreso al pilota del team Junior Gp però il suo secondo posto è stato come una vittoria. Mattia è tornato alle corse dopo il brutto incidente del 2005, quando aveva 14 anni, e come ricordo ha una caviglia senza mobilità che volevano amputargli. Lui ha stretto i denti e dopo cinque anni è sul podio, più bello di così non ci poteva essere miglior finale. Raggiante anche Tonucci per la bella vittoria e i suoi occhi raccontavano tutto, più delle parole. E lo stesso si può dire per Ivan Goi. L’ex baby prodigio doveva smettere di correre, invece ha trovato un team che gli ha offerto la possibilità di correre con l’Aprilia e lui ha vinto. Alla faccia di chi pensa che i piloti da un giorno all’altro non sanno più dare gas e con il termine bolliti vengono catalogati. Non male quindi il bollito alla Goi, diventato per l’occasione Ivan Terribile Goi, il suo nuovo nick, con la staccata da urlo nel tratto veloce del tracciato romano.
In Superbike bello l’abbraccio tra Polita e Cruciani. Nel derby marchigiano- Ducati- team Barni, i due compagni sono stati bravi, bravissimi e anche per loro i gesti hanno contato più delle parole con i complimenti, sinceri, che hanno fatto da bella cornice alla gara perfetta. E la classe regina è tornata davvero regina: tanti piloti forti, belle moto e l’arrivo dell’Aprilia con gomme Michelin di Sandi e Pellizzon, grandi protagonisti dalle prove alla gara. E bella soddisfazione per Federico che dopo anni di purgatorio è tornato, e per la prima volta, grande in SBK. Infine forti, sorridenti i due piloti di casa: Dionisi e Massei che hanno monopolizzato la Supersport. Per il primo un bel ritorno nelle posizioni a lui congeniali, per Massei una bella conferma. E infine attenzione a Tamburini. Il giovane riminese con il team Bike service ha fatto enormi progressi. Ha ritrovato la sua forza e accumulato sicurezza. E Monza si avvicina…
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