:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
01/06/2010
Sfiga Checa sul Lago Salato

A volte la sfiga diventa Checa e non cieca. Uguale nella pronuncia, simile nel caso di Miller alla sostanza. Si perché lo spagnolo non aveva rivali sul Lago Salato e poteva festeggiare nel miglior modo il suo memorial day, quello che celebrava la sua unica doppietta in SBK, arrivata proprio nello Utah. E tra tante bandiere americane piantate in terra per commemorare, poteva sventolare quella spagnola. Invece no. Un doppio guasto silenzioso e invisibile ha tolto a Checa 50 punti, ma soprattutto due vittorie. Sarà pure lui l’eroe della giornata, però è magra consolazione, perché quando domini è difficile dire, vabbè comunque avrei vinto io. Come disse a Imola tre anni fa l’amico Davide “ se mi chiamassi Lucia, avrei…” e dunque non se e ma non si va da nessuna parte. Però c’è da dire e qui il premio fair play va nelle sue mani che non ha avuto un minimo gesto di stizza: nemmeno un pugno sul serbatoio come ci abituano altri piloti. Un grande.
Tornando sulla pista: Aprilia vola, Biaggi apre la manopola del gas e tutti gli altri a guardare. Sarà l’anno del Corsaro. Lo penso da inizio stagione e a ogni gara ne sono sempre più convinto. Lui è il Max della 250, quello duro e forte, nello stesso tempo ragioniere. In pratica un pilota completo, un fuoriclasse. Poi se a tutto ciò aggiungiamo un pizzico di fortuna, la formula diventa letale per tutti.
Haslam da parte sua è andato a terra e ci sta. Il ragazzo però che grinta! Va fortissimo e non si tira indietro. Non ha certo la miglior moto del lotto però la fa volare. Ci sarà fino alla fine anche se lo zero potrebbe pesare. Però ora si va a Misano, la gara più ostica della stagione per il gran caldo che l’accompagna. Tutto è aperto.
Rea invece dovrebbe capitalizzare di più il suo talento, come sta iniziando a fare Camier che inizia a capire la moto e dunque ha smesso di cadere ed è lì davanti. Sarà lui il futuro Aprilia. In casa Yamaha la sfiga regna sovrana e dunque è dura. Crtuchlow, altro eroe moderno, va come un treno e lo ha dimostrato anche ieri. La costanza in gara ce l’ha, si è visto a Monza, a Portimao e a Valencia. Deve solo fare esperienza sulla SBK e ottimizzare la partenza, per il resto ha tutto. Come manetta è senza dubbio un talento. Toseland invece scivola e questo non lo aiuta di certo. Però James è un carattere di ferro e saprà tornare al vertice. È ancora presto per parlare di crisi. Aspettiamo ancora un po’ e speriamo nella gara senza fattori esterni e poi si vedrà.

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